Mémoires de femmes: Aoste d’antan

Video » Serie TV – Témouèn

2000

Durata 54’14”

Germaine Lugon : boutonnière, écrivain et conteuse (AVAS – L. Munier/A. Impérial – 2000)
Il contributo che la signora Germaine Lugon (1919-2008) ha assicurato all’arricchimento di ciò che avevamo l’abitudine di definire « la memoria viva » della nostra regione è stato fra i più importanti su cui l’AVAS abbia potuto contare nel corso della sua attività.
Germaine era nata ad Aosta. Suo padre Joseph, titolare di un’impresa di spazzacamini, era originario di Gignod. Sua madre veniva invece dall’Alta Savoia e aveva sposato il marito a Ginevra, dove entrambi erano emigrati. Dopo un soggiorno di sette anni a Parigi, i suoi genitori erano rientrati ad Aosta per prendere in affitto il Bar du Commerce, in via De Tillier. Erano così divenuti gestori di un bistrot, attività che spostarono poi in via Croce di Città, all’angolo con via Saint François de Sales. È in questo ambiente che Germaine trascorse un’infanzia felice, che lasciò nella sua memoria una traccia indelebile.
Il filmato è in francese. (25’)

Marie Riconda : La montagne c’est ma vie ! (AVAS – L. Munier/A. Impérial– 2006)
Marie era la maggiore e unica femmina di 6 fratelli. La famiglia Riconda si stabilì ad Aosta nel 1911 e Maria trascorse gli anni della gioventù in un luogo particolare, quasi al riparo dalla città: a Saumont. Qui suo padre, perito industriale, era il responsabile della centrale idroelettrica realizzata dalla Cooperativa Forza e Luce di Aosta.Quando l’abbiamo incontrata per questa intervista, la signora Marie Riconda (1905-2009) aveva appena compiuto 100 anni. Ci ha parlato delle numerose tappe della sua esistenza, ma soprattutto della montagna, la grande passione della sua lunga vita.
Il commento è in francese; la testimonianza è in francoprovenzale ed è sottotitolata in francese. (14’)

La famille Apostolo : la passion du cuir (AVAS – L. Munier/A. Impérial – 2000)
Rosalie Carvorsin (1915-2007) era originaria della frazione Gran Veulla di Verrayes. Lassù, aveva frequentato la scuola del villaggio, poi, a 14 anni, era andata a lavorare come domestica presso una famiglia di Aosta, dove sposò, giovanissima, un uomo molto più anziano di lei, il calzolaio Celestino Apostolo. La famiglia Apostolo, con il suo negozio in via Porta Pretoria, ha lasciato una traccia importante nel settore artigianale valdostano. Cino Apostolo (figlio di Celestino e Rosalie), calzolaio e produttore di collari per le mucche, ha vissuto tutta l’evoluzione del lavoro del cuoio ad Aosta e la rievoca in questo documentario.
Il commento è in francese; la testimonianza è in patois francoprovenzale ed è sottotitolata in francese. (13’)