48 stampe all’albumina 18×24 + un album con altre 9 stampe
Si tratta di 48 stampe originali all’albumina, formato18x24 circa, incollate su cartoni di dimensioni più ampie, che si caratterizzano per un’alta qualità fotografica. Rappresentano castelli e paesaggi della regione, nonché vari monumenti della città di Aosta. Il fondo Vittorio Besso, acquistato dall’AVAS il 28 aprile 1988 presso il signor Alessandro Paroncini, è stato interamente restaurato dalla Regione autonoma Valle d’Aosta.
Non esiste ancora una versione digitalizzata in alta definizione, ma solamente la versione “anteprima postrestauro” realizzata dal laboratorio ABF di Torino nel 2007. Per meglio dire, esiste anche una versione in alta risoluzione post-restauro, ma è stata ottenuta tramite ripresa fotografica e non attraverso scanner professionale. Le digitalizzazioni per la fototeca andrebbero quindi rieseguite alla massima qualità.
Le 48 stampe sono depositate presso gli archivi della Regione autonoma Valle d’Aosta.
Nel 2019, abbiamo inoltre acquisito un album con 9 stampe originali del 1885 riguardanti la costruzione della ferrovia tra Ivrea e Aosta. È stato restaurato e messo in sicurezza a cura dell’AVAS (Rachele Corbella a Torino) e, in seguito digitalizzato in alta definizione.
È conservato alla Maison de Mosse.
Le immagini di questo fondo non sono ancora catalogate e non sono pertanto consultabili al Brel.
Vittorio Besso
(Biella, 1828-1895), fotografo paesaggista biellese, discepolo di Giuseppe Venanzio Sella. Fondò il laboratorio denominato “Reale Fotografia Alpina” nel 1869. L’intestazione dei suoi cartoncini cambio’ piu’ volte e si segnalano, tra le altre, le varianti: “Premiata Fotografia Vittorio Besso” e “Reale Stabilimento Fotografico Alpino”. Nel 1868 Vittorio Besso pubblico’ una prima raccolta di 326 fotografie di opere d’arte sotto il titolo di Album Artistico. Nel 1874, Umberto I lo autorizzo’ a fregiarsi dello stemma reale di Savoia nell’insegna del suo laboratorio fotografico. Ampia fu la sua produzione di immagini panoramiche alpine e, a testimonianza del suo amore per la montagna, e’ documentato il legame che ebbe con il CAI, di cui fu socio fondatore della Sezione di Biella nel 1873. Le pubblicazioni piu’ celebri del Besso sono le due edizioni del Catalogo che uscirono rispettivamente nel 1881 e nel 1893: raccoglievano centinaia di vedute del Biellese, del Canavese, della Valle d’Aosta, della Sardegna e di altre localita’ italiane. La sua produzione fu tanto vasta e la sua fama così grande, almeno in ambito locale, da rendere difficile un censimento completo delle pubblicazioni in cui compaiono sue fotografie e delle occasioni di riproduzione delle sue stampe.