571 lastre
Il fondo fotografico Ronc, acquisito dall’AVAS nel 1988-1989 grazie a Giuseppe Ardisson, è costituito da 571 negative originali su lastra in vetro nei formati 6×9 cm, 9×12 cm e 13×18 cm con emulsione ai sali argentici, e si compone principalmente di ritratti in esterno realizzati soprattutto a Introd e nei comuni limitrofi.
La notevole qualità delle lastre negative, il loro buono stato di conservazione, la varietà e la straordinaria forza espressiva dei soggetti magistralmente ripresi da Ronc conferiscono a questo fondo un valore particolare, tanto dal punto di vista della documentazione socio-antropologica quanto da quello della storia della fotografia.
Il fondo è conservato presso gli archivi della Regione Autonoma Valle d’Aosta ed è stato interamente digitalizzato e catalogato dalla RAVdA stessa. È inserito nella fototeca regionale ed è consultabile al Brel (cat. da LZX_001 a LZX_571).
Il volume Grat Éloi Ronc (1859-1944), un photographe à révéler (Aosta, Musumeci editore) uscito nel mese di aprile 2012, presenta tutto il fondo. Quest’ultima operazione ha portato all’integrazione del fondo Ronc-Ardisson/AVAS con un’appendice di 213 immagini denominata “Ronc/privati”, costituita soprattutto da positivi provenienti da archivi e collezioni private, anch’essa già digitalizzata, catalogata e consultabile al BREL. Gli originali sono stati restituiti ai proprietari dopo la digitalizzazione e il restauro di alcuni positivi.
Grat Éloi Ronc
Nasce a Introd il 7 settembre 1859. Appassionatosi alla fotografia alla fine dell’Ottocento, nella sua abitazione nel villaggio di Plan d’Introd, la gente del posto va a farsi ritrarre. Ronc fotografa, indicativamente tra il 1895 e il 1930 anche nelle valli di Rhêmes e Valsavarenche, nella Valpelline, nella Valtournenche e in Val d’Ayas e nei comuni di Villeneuve e Roisan.
La sua attrezzatura è composta, nel tempo, da diverse macchine fotografiche, da un treppiede di supporto e da sfondi costituiti da teli di varia fattura.
Si sposa nel luglio 1888 a Introd con Maria Erminia Casside e svolge principalmente le attività di orologiaio, tornitore ed elettricista; per alcuni anni lavora anche alla centrale elettrica di Valpelline. Sul verso delle sue stampe fotografiche compare, infatti il timbro che recita “Grat Ronc, électricien”.
Muore ad Introd nel gennaio 1944.